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05/05/2020
Alessio Paparo

Il marketing non è solo vendere detersivi

Quando chiedete un aumento al vostro capo, fate marketing.

Quando raccogliete fondi per il parco giochi locale, fate marketing.

E sì, quando al lavoro cercate di far crescere il vostro reparto, anche quello è marketing.

Per molto tempo, nell’epoca in cui marketing e pubblicità venivano considerati la stessa cosa, il marketing era riservato ai vicepresident con un budget a disposizione. Ma adesso è per voi.

Il mercato decide

Avete costruito qualcosa di straordinario.

Dovete guadagnarvi da vivere. Il vostro capo sollecita un incremento delle vendite.

Quella no-profit che vi sta a cuore, un’organizzazione importante, ha bisogno di raccogliere fondi. Il vostro candidato va male nei sondaggi.

Volete che il capo approvi il vostro progetto… Perché non funziona? Se creare è il fine, se scrivere, dipingere e costruire è così divertente, perché ci interessa anche essere trovati, riconosciuti, pubblicati, trasmessi o comunque commercializzati?

Il marketing è l’atto di far accadere il cambiamento. Fare è insufficiente. Non avrete esercitato un impatto finché non avrete cambiato qualcuno. Cambiato il modo di pensare del capo. Cambiato il sistema scolastico.

Cambiato la domanda del vostro prodotto. Potete farlo creando tensione emotiva e poi alleviandola. Stabilendo norme culturali. Osservando i ruoli che attengono allo status e aiutando a cambiarli (o a mantenerli). Prima, però, è necessario che comprendiate tutto questo. Poi, dovete scegliere di lavorare con gli esseri umani per aiutarli a trovare ciò di cui sono in cerca. Come capire se avete un problema di marketing Non siete abbastanza occupati. Le vostre idee non si diffondono. La comunità che vi circonda non è quella che potrebbe essere. Le persone a cui tenete non ottengono tutto quello in cui riponevano le speranze.

Il vostro candidato politico ha bisogno di più voti, il vostro lavoro non è gratificante, i vostri clienti sono insoddisfatti… Se vedete un modo per migliorare le cose, allora avete un problema di marketing.

La risposta a un film Il regista e showrunner Brian Koppelman usa l’espressione “la risposta a un film”, come se un film fosse un problema da risolvere. Certo, perché lo è. È il problema di “sbloccare” lo spettatore (oppure il produttore, l’attore o il regista) per ottenerne l’adesione. Per far sì che si apra a voi. Per avere la possibilità di raccontare la vostra storia e poi, soprattutto, perché questa storia lasci un segno. Esattamente come un film è un problema da risolvere, lo è la storia del vostro marketing. Deve trovare risonanza negli ascoltatori, dire loro qualcosa che aspettavano di sentire, qualcosa cui sono propensi a credere. Deve invitarli a un viaggio in cui potrebbe verificarsi un cambiamento. E poi, se avete aperto tutte queste porte, deve risolvere il problema, mantenere la promessa. Avete un interrogativo di marketing ed è possibile che ci sia una risposta. Solo se la cercate, però.

Commercializzare il vostro lavoro è una protesta in vista del miglioramento Dicono che il modo migliore per protestare sia migliorare le cose. È difficile farlo se non potete diffondere la notizia, non potete condividerne le idee o non potete essere pagato per il lavoro che fate. Il primo passo per migliorare le cose è fare cose migliori.

Tuttavia, il miglioramento non dipende solo da voi. Il miglioramento non può accadere nel vuoto. Miglioramento è il cambiamento che vediamo quando il mercato adotta ciò che offriamo. È miglioramento ciò che accade quando la cultura recepisce il nostro lavoro e migliora. È miglioramento quando facciamo diventare realtà i sogni di coloro per cui ci impegniamo. Chi si occupa di marketing migliora le cose facendo accadere il cambiamento. La condivisione del vostro percorso verso il miglioramento si chiama marketing e possiamo farlo.

Social media marketing Napoli

Alessio Paparo

Marketing Manager | Data Analyst. Cresciuto in analogico e maturato in digitale, passato da un commodore64 ad imac di ultima generazione. Laureato in economia e specializzato in management aziendale, durante i quali migliaia di kg di caffè sono stati consumati. Appassionato di misurazione ed interpretazione di dati.

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