fbpx
Richiedi consulenza
03/02/2022
Alessio Paparo

Un universo virtuale che non c’è: Il Metaverso

Un universo virtuale che non c’è: Il Metaverso

Un universo virtuale che non c’è: Il metaverso è un fenomeno davvero controverso ma allo stesso tempo molto affascinante, come accade di consueto quando si alimentano progetti con elevate aspettative ma che in realtà non sono ancora pronti per essere attivati a causa di svariati motivi.

Tuttavia bisogna sottolineare che le potenzialità di tale progetto sono davvero enormi e molti esperti lo indicano come concreto successore di Internet.
La domanda nasce quasi spontanea: Cosa rende così interessanti questi mondi virtuali 3D?

Il metaverso è un vero fenomeno mediatico che ha dominato e continuerà a dominare ancora per molti anni lo scenario del dibattito sullo sviluppo tecnologico. Tale fenomeno è cresciuto a dismisura quando è stato definito il vero successore di Internet.
Da appassionati di tecnologia e di futuro quali siamo, non potevamo non aggiornarci e cercare di rendere più chiare le idee su questo argomento.

Nell’approfondimento della conoscenza di questo universo virtuale che è il metaverso ci accorgiamo che l’hype supera di gran lunga la realtà ma forse è proprio questa aurea di mistero e di inconsapevolezza a rendere il metaverso ancora più desiderabile in questo incantevole mondo dell’innovazione tecnologica. Proviamo a conoscerne qualcuno più da vicino.

 

The Sandbox

The Sandbox è un progetto nato da un gioco basato su uno stile pixel art bidimensionale nell’ormai lontano 2012 da Pixowl. Nel 2018 la software house cinese Animoca Brands rileva la società proiettando tale progetto verso l’universo tridimensionale costruito sulla blockchain Ethereum per essere rilasciato nel 2020.

Ad oggi è un progetto in stato di avanzamento ma la sua economicità risulta perfettamente funzionante in grado di attirare mensilmente in media 30.000 utenti. La metà degli utenti è attiva per più di un’ora al giorno, un dato da tenere in seria considerazione.
Il nome identifica perfettamente il principio di base: è uno spazio con sabbia digitale da utilizzare per poter costruire mondi.
L’obiettivo che si vuol perseguire risiede nella possibilità di creare un ecosistema di gioco community-driven e decentralizzato, un luogo in cui i diversi creator abbiano la possibilità di realizzare e monetizzare oggetti e giochi utilizzando la blockchain.
Ciascun utente può registrarsi con vari metodi ma ha bisogno di un Wallet che rappresenta un portafoglio di criptovalute da poter utilizzare nelle differenti transazioni.
Dopo essersi registrato e personalizzato il proprio avatar, l’utente può esplorare giochi, esperienze già esistenti oppure Acquistare Land, Creare Asset o creare Game.

 

Decentraland

Nell’ultimo anno abbiamo assistito con maniera prepotente allo sdoganamento del concetto di NFT nei confronti del grande pubblico che fino ad oggi era affascinato ma allo stesso tempo intimorito dal concetto tecnologico della blockchain e tutti i sui misteri.
Decentraland è un mondo virtuale completamente aperto nel quale gli utenti interagiscono proprio come nella vita reale, socializzando e partecipando alle attività ed all’economia di Genesis City. Una vera e propria realtà parallela.
In fase di lancio era possibile acquistare terreni e valute di gioco a prezzi molto bassi, ad esempio con 20 dollari si poteva acquistare un pezzo di terra da 16 metri quadrati, o Parcel.
Attualmente invece i prezzi sono lievitati e per ottenere un pezzo di terreno è necessario passare per il marketplace regolamentato dalla legge di mercato domanda e offerta.
Il valore attuale si aggira intorno ai 13000 dollari per lo stesso pezzo di terra che prima costava 20 dollari.

Alessio Paparo

Marketing Manager | Data Analyst. Cresciuto in analogico e maturato in digitale, passato da un commodore64 ad imac di ultima generazione. Laureato in economia e specializzato in management aziendale, durante i quali migliaia di kg di caffè sono stati consumati. Appassionato di misurazione ed interpretazione di dati.

Call Now Button