Come Interpretare i Dati in Google Analytics
Google Analytics: Quali Dati interpretare?
Scegliere il giusto indicatore di performance è una parte vitale per giudicare bene il lavoro svolto. Ogni canale di marketing ha il suo obiettivo specifico e deve essere valutato in base a quello. Altrimenti….
In questo articolo vedremo dunque quali sono gli indicatori per analizzare la nostra attività di content marketing.
C’è una differenza tra vincitori e vinti quando si tratta di analisi dei dati web. I vincitori, ben prima di pensare a dati o strumenti, hanno un modello di marketing e misurazione digitale ben strutturato. I perdenti no.
Questo articolo ti guida nella comprensione del valore del Digital Marketing & Measurement Model (nota l’enfasi ripetuta sul marketing, non solo sulla misurazione) e su come crearne uno per te stesso. Alla fine troverai anche alcuni esempi aggiuntivi per ispirarti.
La causa principale del fallimento nella maggior parte delle campagne di marketing digitale non è la mancanza di creatività nel banner pubblicitario o nello spot TV o nella velocità del sito web. Non sono nemmeno (spesso) le persone coinvolte. È semplicemente la mancanza di un pensiero strutturato su quale sia il reale scopo della campagna e la mancanza di una serie obiettiva di misure con cui identificare il successo o il fallimento.
Ho sviluppato il Digital Marketing & Measurement Model come un processo semplice, strutturato, in cinque fasi per infondere questo pensiero tanto necessario. Ecco ciò che ogni fase del processo aiuta a realizzare:
1 – Il primo passo è costringerci a identificare gli obiettivi di business in anticipo e impostare i parametri più ampi per il lavoro che stiamo facendo.
2 – La seconda fase consiste nell’individuare obiettivi chiari per ciascun obiettivo aziendale. I dirigenti guidano la discussione, svolgerai un ruolo di contributo.
3 – Il terzo passo è scrivere gli indicatori chiave di prestazione. Condurrai il lavoro in questo passaggio, in collaborazione con una “persona di dati”, se ne hai uno.
4- Il passaggio quattro consiste nell’impostare anticipatamente i parametri per il successo identificando i target per ciascun KPI. I leader delle organizzazioni svolgono qui un ruolo chiave, con il contributo di Marketing e Finanza.
5- Il quinto passo, infine, è identificare i segmenti di persone / comportamenti / risultati che analizzeremo per capire perché abbiamo successo o fallito.
Il modello che più ci piace è quello descritto da Avinash kaushik chiamato ABC dell’analytics. Secondo questo modello ad ogni stadio del funnel c’è una KPI ben precisa.
Brand Awareness KPI:
- CTR: permette di misurare quanto bene abbiamo scritto i metatag
- Visite: numero di sessioni
- % nuovi visitatori: ottimo per capire quanti utenti nuovi abbiamo attratto con quel contenuto
Engagement KPI:
- Bounce rate: metrica che misura l’interesse
- Tempo sulla pagina
- Social Actions: totale di like commenti e condivisioni ottenute.
Conversion KPI:
- Page value: quanto contribuisce questa è la pagina alla conversione?
- Conversioni: n. di conversioni che sono partite da quella pagina (che possono essere sia lead che acquisti)
Dunque andate su Google analytics nel report comportamento > landing pages e potete trovare le metriche sopra descritte.
Ma insomma questo è tutto bellissimo ma perché parliamo di contenuti? Sono davvero questi che ci fanno “vendere”? ebbene si, la nuova SEO è sempre più incentrata sul copywriting e un buon contenuto attrae link che sono il fondamento dell’indicizzazione. Quindi si “contenti s king” e con questa metodologia di analisi diventerete degli eroi .