Analisi dei risultati facebook ads: 7 metriche chiave
Se gestisci campagne su Facebook ads, probabilmente hai già visto tutte le metriche che puoi monitorare per assicurarti di ottenere risultati dalle tue campagne. In effetti, ci sono più di 145 indicatori accessibili nel Business manager che possono aiutarti a determinare se le tue campagne sono redditizie o meno per la tua azienda.
Ovviamente quando parliamo di analisi dei risultati facebook ads, bisogna innanzitutto capire qual è l’obiettivo della campagna pubblicata.
Quindi prima di pubblicare qualsiasi campagna dovresti aver ben chiaro il suo obiettivo e come questa si inserisce nel tuo piano strategico di marketing e comunicazione. Se vuoi saperne di più su questo aspetto ti invito a leggere il seguente articolo: Definizione piano strategico marketing e comunicazione
Ci sono ovviamente degli indicatori di base per ogni campagna di social media marketing, come il numero di Mi piace, condivisioni, commenti, copertura e così via.
Le informazioni più rilevanti però vanno oltre le semplici metriche di engagement e riguardano quello che è successo dopo che il tuo pubblico di riferimento ha interagito con il tuo annuncio, monitorando le azioni sul tuo sito Web o la tua app, il numero di iscrizioni, installazioni, e-mail, acquisti e lead, giusto per citarne alcuni.
Ed è allora che le metriche degli annunci di Facebook possono diventare confuse e travolgenti. Ci sono così tante cose che puoi monitorare e provare a ottimizzare su Facebook che può essere difficile capire cosa conta davvero o anche da dove cominciare!
Ecco perché ti stiamo offrendo un elenco di 7 metriche pertinenti per la maggior parte delle aziende e che ti aiuteranno a iniziare a monitorare le tue statistiche e ad ottimizzare i tuoi annunci.
1- Impressions
2- Ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS)
3- Lifetime Value (LTV)
4- Cost per acquisto
5- Click Through Rate (CTR)
6- Conversioni
7- Costo per azione (CPA)
Analisi dei risultati facebook ads
#1 Impressions
Le impressions corrispondono al numero di volte in cui il tuo annuncio è stato visto. Le impressions possono essere uguali o superiori alla copertura in quanto la copertura indica il numero di persone esposte alla tua campagna. La maggior parte delle volte è sempre superiore rispetto alla copertura. Ciò indica che lo stesso annuncio viene visto più volte dalla stessa persona.
Il numero di impressioni è una metrica chiave quando si tratta di campagne di awareness in quanto ti dà direttamente la quantità di volte in cui il tuo messaggio è stato diffuso lì sui social media.
Puoi addirittura impostare la tua campagna per le impressions. Tuttavia, tieni presente che, a seconda del posizionamento dell’annuncio, il costo della visualizzazione potrebbe variare.
Come regola generale: più grande e centrale è la tua pubblicità, più costosa è. Ecco perché la pubblicità nel feed di notizie su Facebook avrà un CPM più elevato (costo per mille impressioni) rispetto allo spazio pubblicitario della colonna di destra.
Indipendentemente dal fatto che si stia eseguendo o meno una campagna di rivolta alle impressions, queste sono una metrica da tracciare e monitorare a prescindere. Ti dà un’idea di quante persone sono state raggiunte e quante persone hanno potenzialmente visto il tuo messaggio sui social; anche se il tuo obiettivo principale è favorire conversioni, registrazioni via email o qualsiasi altra cosa. Il numero di impressioni, in relazione alla copertura, ti dà la frequenza. Una frequenza di 1 indica che le persone sono state esposte una sola volta al tuo annuncio. Quando la frequenza è più alta, ciò significa che le persone sono state esposte più volte. Se le persone vengono esposte più volte ai tuoi annunci (una frequenza superiore a 1.3), probabilmente il tuo pubblico di destinazione è piuttosto piccolo.
Se stai sperimentando annunci o segmenti di pubblico diversi nello stesso posizionamento, il modo giusto per ottimizzare una campagna rivolta alle impressions è dare la priorità a quella con il CPM più basso.
#2 ROAS – Ritorno sulla spesa pubblicitaria
Innanzitutto cerchiamo di spiegare cosa sia il ROAS. Il ROAS è uguale alle entrate provenienti dai tuoi annunci divise per la spesa pubblicitaria.
Quindi se ad esempio hai impostato un budget complessivo per la tua campagna di 100,00 € e questa ti ha permesso di vendere sul tuo e-commerce un totale di prodotti pari a 500,00 €, il tuo ROAS sarà 500/100, ovvero 5.
Ovviamente questa è una metrica fondamentale solo se stai effettivamente gestendo una campagna che abbia un obiettivo di vendere un prodotto o servizio.
Il ROAS potrebbe non essere una metrica da esaminare se stai pubblicando un annuncio per le iscrizioni via email o l’acquisizione di lead, perché queste registrazioni via e-mail potrebbero non essere una fonte di entrata immediata per la tua azienda. Tuttavia, a seconda del valore di durata o di un abbonato, puoi supporre che un annuncio sia redditizio o meno.
Ad esempio, se hai speso 100€ per un annuncio e hai ottenuto 4 nuovi lead e questi lead finiranno per spendere 40€ ciascuno sui tuoi prodotti durante l’anno, possiamo dire che il ROAS è superiore al 100%.
Tuttavia, è molto improbabile che gli annunci di Facebook siano l’unico costo della tua attività. Ciò significa che non solo i tuoi annunci dovrebbero generare più di quello che costano, ma dovrebbero anche creare più valore di quanto costa la tua attività commerciale. In quel caso però parleremo di ROI e non più di ROAS.
#3 Lifetime Value (LTV)
Il lifetime Value delle tue campagne non è fornito direttamente da Facebook, ma è una stima calcolata moltiplicando il valore medio del cliente con la durata media della vita del cliente.
Anche per il calcolo del ROAS in prospettiva, comprendere il lifetime value dei tuoi clienti può essere davvero utile.
Semplificando esso non è altro che il valore effettivo che in media un cliente apporta alla tua azienda, quindi non solo l’acquisto che effettua in quel preciso momento, ma anche tutti gli acquisti che effettuerà in futuro.
È il valore medio che un cliente genera dal momento in cui diventa un lead, al momento in cui smette di essere un cliente o esce dal funnel.
È piuttosto difficile e complesso elaborare una formula specifica per calcolare il valore della vita di un cliente in quanto dipende fortemente dal modello di business e dal tipo di prodotto che stai vendendo (abbonamenti, servizi, e- commerce e così via).
#4 Costo per acquisto
Se hai implementato il pixel di Facebook sul tuo sito o l’SDK dell’app (cosa che ti consigliamo vivamente di fare), questa metrica viene tracciata automaticamente.
Questo valore viene calcolato per ogni annuncio e ti fornirà l’importo speso da un annuncio per ottenere un singolo acquisto sull’e-commerce.
Ad esempio, prendiamo un annuncio che ha speso 200 € e generato 10 acquisti. Per ottenere il costo per acquisto, dividi la spesa per il numero di acquisti e ottieni un costo per acquisto di 20 €.
Bisognerà poi rapportare il valore del costo per acquisto al valore del prodotto acquistato per conoscere se effettivamente quell’annuncio sia redditizio.
Quindi il costo per acquisto è utile per capire se un annuncio specifico è redditizio o meno. Tuttavia, tieni presente che l’annuncio potrebbe non essere l’unico costo che devi sostenere per effettuare una vendita. Se prendi il dropshipping per esempio, dovrai comunque acquistare il prodotto da un rivenditore e inviarlo al tuo cliente. Ciò significa che se il costo per acquisto è abbastanza vicino al prezzo del prodotto, il tuo annuncio potrebbe poi non essere così redditizio!
Il costo per acquisto ti aiuterà a capire comunque quanto ti costa pubblicare un annuncio e generare vendite. Anche in caso di costo superiore all’importo incassato, confronta anche il LTV per verificare il potenziale di quella campagna
#5 CTR (Click-throug rate)
Il CTR è un rapporto che indica la frequenza con cui le persone che vedono il tuo annuncio fanno clic su di esso. La percentuale di clic (CTR) può essere utilizzata per misurare il rendimento delle tue campagne di social media marketing e dei tuoi annunci.
Il CTR è il numero di clic ricevuti dal tuo annuncio diviso per il numero di volte in cui l’annuncio viene visualizzato: clic ÷ impressioni = CTR. Ad esempio, se hai 5 clic e 100 impressioni, allora il CTR è pari al 5%.
Ognuno dei tuoi annunci ha il proprio CTR, che è mostrato nel tuo account.
#6 Conversioni
Le metriche di conversione vengono monitorate dal pixel di Facebook sul tuo sito o dagli Eventi app implementati nell’SDK di Facebook della tua app. Attraverso il pixel \ App Event, sarai in grado di tracciare qualsiasi azione intrapresa sul tuo sito Web o sulla tua app. Che sia una registrazione e-mail, un’installazione, qualcuno che ti contatta attraverso la tua pagina web, qualcuno che aggiunge un prodotto al carrello, un acquisto o praticamente qualsiasi cosa praticabile sul tuo sito. Quell’azione si chiama conversione.
Con la metrica “conversioni” potrai ovviamente monitorare quante conversioni ha ricevuto la tua campagna.
#7 Costo per azione (CPA)
Il CPA indica il costo medio di una conversione. Puoi calcolarlo prendendo la spesa pubblicitaria totale e dividendola per il numero di conversioni totali ricevute. Ottieni così il costo per ogni singola conversione.
Il CPA può variare ampiamente in base all’obiettivo della campagna, al posizionamento dell’annuncio, al targeting, al prodotto e così via.
Non ci sono numeri veramente specifici a cui dovresti puntare: ogni settore, ogni annuncio, ogni campagna è diversa. Ma mettere il CPA nel contesto del ROAS o dell’LTV può davvero aiutarti a capire se un annuncio è redditizio o meno nel lungo periodo.
#Conclusione
A seconda del tuo modello di business e dei tuoi obiettivi con facebook ads, potresti dover monitorare più metriche per assicurarti di essere sulla strada giusta.
Tuttavia, queste 7 metriche sono abbastanza generali da applicare alla maggior parte delle aziende e sono un ottimo punto di partenza per assicurarsi che i tuoi annunci abbiano un buon rendimento, se i tuoi contenuti visivi e di copy si convertono abbastanza e se la tua canalizzazione di vendita / funnel di acquisizione converte bene, o no.